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Osteopatia in Gravidanza

Conseguenze di un parto complicato

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Descrizione

Conseguenze generiche di un parto complicato

In tutti i casi sottoelencati l’Osteopatia può essere un valido aiuto.

Plagiocefalia

La plagiocefalia rientra tra quelle anormalità del cranio che vanno sotto il nome di “dimorfismi”. Nello specifico si tratta della deformazione della testa del neonato durante i primi mesi di vita, quando le sue ossa sono ancora morbide e più facilmente modificabili in base alle posizioni che assume.
In ambito pediatrico il motivo di consultazione più frequente dell’osteopata, è il trauma da parto. E’ una comune credenza che i bambini ed i neonati non debbano avere stress o tensioni nel loro giovane corpo; in realtà la nascita è l’evento più stressante della nostra vita.
Il neonato è sottoposto ad enormi forze quando l’utero lo spinge contro le pareti del canale vaginale. Il nascituro deve ruotarsi e torcersi, mentre viene compresso tra le ossa della pelvi nel suo viaggio breve ma molto stressante verso il mondo esterno.
La testa del bimbo presenta le ossa che in questo periodo di vita sono morbide e si sovrappongono, piegano, deformano, mentre il neonato discende.
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Problemi digestivi

  • Difficoltà di suzione e deglutizione Reflusso
  • Problemi intestinali

A questo proposito la dott.ssa Viola Frymann, eminente medico americano che ha dedicato tutta la vita all’osteopatia nella cura dei bambini, in un articolo dal titolo: “Common Problems of Newbornsby” nel sito osteopathiccenter.org scrive: “di fronte ad un neonato una delle domande più importanti che l’osteopata deve porre alla mamma è se il bambino manifesta problemi di rigurgito o vomito. Se la risposta è si, allora probabilmente si è verificato un problema nell’area occipitale del bambino al momento della nascita. E’ la zona occipitale è la più importante – scrive ancora V. Fryman – ed è la prima area cranica da osservare dopo la nascita”.

In caso di rigurgiti, il bambino potrebbe avere difficoltà nella suzione, che spesso tuttavia passa in 24 o 48 ore. Il rigurgito a volte può continuare per giorni o settimane, ma molto spesso la storia più comune è quella secondo cui “il latte non va bene al bambino”, cosicché spesso, ed erroneamente, la mamma decide di smettere di allattare al seno e provare con quello artificiale.
Non è questa la soluzione del problema. Sempre Viola Fryman scrive: “Il fatto che il bambino rigurgiti spesso nel periodo dopo la nascita, o che abbia difficoltà a imparare a succhiare, è  molto importante dal punto di vista diagnostico osteopatico perché suggerisce un livello di compressione all’interno testa del bambino che ha irritato due dei nervi importanti alla base del cranio, uno è il 12° nervo, il nervo ipoglosso, che è responsabile per l’attività della lingua e quindi è importante nel processo di suzione, e l’altro il 10° nervo cranico che si occupa dell’attività del tratto digestivo a questa età. Questi due sintomi possono essere indicatori molto importanti per identificare la causa che li ha generati al momento del parto”.

Problemi rinofaringei

  • Nasofaringite frequente
  • Sinusite
  • Infezioni all’orecchio

Tutti questi eventi sono spesso un segno di compressione della base del cranio (spesso associate a compressione o irritazione dei nervi cranici come quello occipitale e temporale), provocando un rallentamento del meccanismo respiratorio primario, con conseguente scarso drenaggio delle strutture facciali e temporali, manifestando maggiore vulnerabilità alle infezioni.
Molti bambini soffrono di infezioni dell’orecchio, per questo spesso li si sottopone ad esami di questo apparato e, in caso di infezioni frequenti, si può sottoporre il bambino ad un test dell’udito, e vari test. “Ma l’orecchio non è qualcosa staccata dal corpo – chiarisce la dott.ssa Frymann –  qualcosa di estraneo”. Esso è parte di un meccanismo totale nel corpo, ed è per questo che da un punto di vista osteopatico, l‘otite media dei bambini va affrontata in un’ottica olistica che consente di trovarne la causa prima di cercare la soluzione. E’ sempre Viola Frymann a spiegare nel suo sito Osteopathic Center for Children & Families, che “l’orecchio si trova in quello che chiamiamo osso temporale. Dalla parte interna, quindi nell’orecchio medio, la tuba di Eustachio si estende nella gola. Pertanto, ciò che avviene nella gola ha un impatto su ciò che accade nel dell’orecchio medio, e viceversa”. Non di rado il problema può cominciare come un mal di gola, raffreddore, e progredisce per un’infezione all’orecchio.

Tornando invece all’osso temporale, questo è collegato alla maggior parte delle altre ossa della testa. Quindi, se il bambino ha avuto un trauma alla nascita sulla parte posteriore della testa in cui sia stata bloccata l’articolazione tra questo osso e l’osso occipitale sul retro della testa, le ossa non possono muoversi liberamente, l’una in relazione all’altra. E’ dunque necessario che l’osteopata si domandi se vi è qualche evidenza di lesioni alla nascita, che possono avere avviato il processo. L’osteopata si trova di fronte a una paziente tout court, non si limita a guardare nel punto in cui si producono i sintomi ma si domanda cosa c’è dietro questi sintomi, dove ha origine il problema manifesto.

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Conseguenze importanti di un parto complicato

In questi casi l’Osteopatia può essere d’aiuto ma in collaborazione con l’equipe medica

Le difficoltà di apprendimento nei bambini riflettono sempre una difficoltà del sistema nervoso centrale.

  • Problemi di apprendimento
  • ADHD, Deficit di attenzione e iperattività

A questo proposito torna utile l’esperienza della già citata dott.ssa Frymann, se non altro perché da molti anni lavora, come lei stessa dichiara nel suo sito ufficiale, con “bambini con bisogni speciali”, colpiti cioè da paralisi cerebrale, da “difficoltà di apprendimento”.

“In almeno l’80 per cento dei bambini con ritardo nello sviluppo, tra cui deficit di attenzione ed autismo, c’è una storia della nascita traumatica”. In alcuni casi i traumi alla nascita possono produrre lesioni microscopiche alle aree del cervello che possono manifestarsi esteriormente come spasmi dei muscoli, spasmi in alcune parti del corpo con o senza modifiche nella coscienza, e persino convulsioni. Altri bambini possono manifestare problemi di vomito, ritardi nella suzione ecc..

Così scrive la dott.ssa Frymann in un suo articolo (in lingua inglese) dal titolo Trauma alla nascita: la causa più comune di ritardo nello sviluppo “i problemi di travaglio e durante il parto possono compromettere delle aree strutturali molto importanti (osso sacro, colonna vertebrale) disturbando il sistema nervoso del bambino all’interno interferendo così con il suo sviluppo fisiologico. Nello specifico, l’estremità inferiore del sistema nervoso centrale si trova all’interno del sacro, l’osso che serve per assorbire le forze di compressione di contrazione dell’utero. La colonna vertebrale protegge il midollo spinale e collega la testa e il bacino”.

Alcune delle cause responsabili del problema:

  • Falso travaglio
  • Rottura prematura acque
  • Induzione o accelerazione del parto mediante l’uso di farmaci
  • Presentazione del bambino
  • Travaglio molto lungo (> 18 ore) o molto rapido (<3 ore)
  • Epidurale
  • Utilizzo del Forcipe
  • Cordone ombelicale intorno al collo del bambino
  • Rallentamento severo del battito cardiaco del bambino
  • Periodo di inerzia uterina, cioè contrazioni fermate o rallentate
  • Cesareo

La condizione del neonato o nel bambino può anche fornire la prova dello stato di salute del suo sistema nervoso. Alcuni segnali di difficoltà potenziale sono:

  • Ritardo nel succhiare per più di 24-48 ore
  • Vomito o rigurgiti dopo la poppata
  • Movimento asimmetrico delle braccia o delle gambe
  • Scoppi di pianto inconsolabile

“Questi bambini hanno un disperato bisogno di cure strutturali per ripristinare l’integrità muscolo-scheletrica di tutto il corpo spiega la dott.ssa Frymann – e un approccio globale osteopatico può aiutarli incommensurabilmente”. In questi casi l’Osteopatia può essere un aiuto per conferire un livello generale di benessere, così come per migliorare la funzione neurologica.

ADHD – Deficit di attenzione e iperattività

Proprio in riferimento all’importanza dell’integrazione osteopatica per aiutare i bambini con problemi alla nascita, vogliamo segnalare il lavoro svolto dalla scuola di Osteopatia A.I.O.T di Pescara, che fornisce attestazioni dell’efficacia del trattamento manipolativo osteopatico, per esempio in casi di ADHD, deficit di attenzione ed iperattività. Si tratta di uno studio multicentrico randomizzato controllato condotto nel reparto di Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale di Macerata dal titolo: “Contributo del trattamento osteopatico nella sindrome da deficit di attenzione ed iperattività (ADHD)“.

Sono stati valutati 41 soggetti affetti da ADHD, di età compresa tra 5 e15 anni, afferenti al reparto di Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale di Macerata. La diagnosi è stata formulata dal personale medico del reparto secondo i criteri del Diagnostic and Statistical Manual Of Mental Disorders (DSMIV). Dopo l’applicazione dei criteri di esclusione, sono stati arruolati 28 soggetti distinti in due gruppi: gruppo di studio (N=14) e gruppo di controllo (N=14). Tutti i soggetti hanno continuato il loro programma di trattamento, consistente in psicoterapia e terapia farmacologica; nel gruppo di studio è stato aggiunto l’OMT (Trattamento Manipolativo Osteopatico). Benché siano necessari ulteriori studi su una più ampia popolazione, lo studio ha mostrato che l’OMT è in grado di migliorare la condizione sintomatologica di bambini affetti da ADHD.

Come scrive l’osteopata Fabìola Marelli nell’articolo Osteopatia e disturbi di apprendimento pubblicato su Tuttosteopatia.it: “la nascita è probabilmente l’evento più stressante della vita. Anche una nascita relativamente semplice impone sollecitazioni enormi sul cranio del bambino, sollecitazioni che potrebbero avere implicazioni per il successivo sviluppo del cervello e del corpo. Dopo la nascita, l’assestamento non armonioso sia suturale che strutturale delle ossa craniche potrebbe ritardare, limitare o addirittura compromettere lo sviluppo delle strutture situate all’interno del cranio”.

Tutti i casi di collaborazione osteopatica in ospedale nella sezione Osteopatia in Ospedale

Nati prematuri

Sempre la scuola di Osteopatia A.I.O.T. fornisce dati interessanti riguardo il lavoro osteopatico svolto in collaborazione con il reparto di Neonatologia “S. Spirito” di Pescara.
Tra il 2006 e il 2011 si sono ottenuti risultati sorprendenti su circa 1300  neonati valutati e trattati da osteopati A.I.O.T. L’affiancamento della pratica osteopatica alla terapia standard, infatti, ha offerto riscontri clinici positivi per quanto riguarda la funzione gastrointestinale e, soprattutto, la durata di degenza in ospedale di questi bambini.
Si è osservato un riscontro costante di una durata di degenza inferiore (in media 6 giorni in meno) nei neonati trattati con terapia manuale osteopatica rispetto ai non trattati; questa osservazione è stata riportata nell’articolo di recente pubblicazione Effect of osteopathic manipulative treatment on gastrointestinal function and length of stay of preterm infants: an exploratory study.

Il consiglio dell’osteopata è che è meglio fare prevenzione! Per cui già durante la gravidanza è consigliabile la visita dall’osteopata, al fine di ridurre eventuali possibili complicazioni durante il travaglio. Il ruolo dell’osteopatia in questi casi è coadiuvante del trattamento medico tradizionale, con l’obiettivo  di consentire questo bambino di funzionare al massimo delle sue potenzialità, indipendentemente dall’intensità o gravità del problema.

 

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