La variazioni di temperatura rilevata in diverse parti del corpo ha un significato clinico, noto sin dai tempi di Ippocrate. Il metodo diagnostico della Diagnosi termica manuale è utilizzato anche oggi e l’osteopata francese Jean-Pierre Barral, tra i suoi più autorevoli sostenitori, ha portato questo metodo diagnostico nel Ventesimo secolo.
Quale componente dell’esame obiettivo, la diagnosi termica manuale è un metodo che sfrutta la sensibilità alle variazioni di temperatura per identificare una disfunzione nell’organismo. È utile in un’ampia varietà di discipline della salute e completa altre forme diagnostiche.
Molto esplicativo a questo proposito è il libro di Jean Pierre Barral Diagnosi termica manuale che, prendendo in considerazione ogni zona del corpo (dal cranio, viso e collo a torace, addome, pelvi e proiezioni viscerali posteriori), esordisce con un’analisi della comprensione scientifica del calore corporeo e del significato clinico delle variazioni della temperatura superficiale. Quindi, vengono fornite al lettore le competenze necessarie per trasformare le proprie mani in sensibili strumenti diagnostici.