Efficacia del Trattamento Manipolativo Osteopatico (OMT) in paziente affetto da deficit dell’attenzione e iperattività (ADHD) – case report.
Titolo | Efficacia del Trattamento Manipolativo Osteopatico (OMT) in paziente affetto da deficit dell’attenzione e iperattività (ADHD) – case report. |
Parole chiave | ADHD, trattamento manipolativo osteopatico |
Abstract |
La patologia ADHD viene trattata in termini prevalentemente farmacologici, quindi col rischio di effetti collaterali anche di lunga durata. Questa ricerca è nata dalla necessità di indicare un metodo di trattamento alternativo atto ad avvalorare l’ipotesi dell’efficacia del trattamento manipolativo osteopatico in pazienti affetti da questa sindrome. |
Introduzione |
L’ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione Iperattività) rientra nella categoria dei Disturbi del Neuro sviluppo, gruppo di condizioni che esordiscono nel periodo dello sviluppo e si caratterizzano per un deficit che causa una compromissione nel funzionamento personale, sociale, scolastico o lavorativo. |
Dati clinici |
Durante i trattamenti osteopatici il paziente riportava di avere spesso mal di testa e problemi intestinali, nonché dolore ai piedi per una retrazione dei tendini delle dita. |
Timeline | Illustrare con tabelle o figure date e tempistiche rilevanti del caso clinico |
Valutazione diagnostica |
Dai test effettuati sono emerse le seguenti primarietà: il paziente, in ogni trattamento, risultava avere una primarietà viscerale e nella metà dei casi anche una primarietà craniale ed in soli due casi risultava esserci anche una primarietà strutturale. |
Interventi terapeutici |
Sono stati eseguiti un numero di n° VI OMT a distanza di circa una/due settimane l’uno dall’altro. Il paziente era trattato farmacologicamente con metilfenidato e risperidone. |
Follow up e outcome |
La sperimentazione oggetto di studio è stata elaborata in un periodo compreso tra il mese di aprile sino al mese di agosto 2018 su un paziente affetto da ADHD. I risultati emersi dallo studio sintetizzati nei grafici n. 1-2-3-4 possono dimostrare come l’OMT, in aggiunta alle terapie classiche farmacologiche e psicoeducative, sia in grado di migliorare il funzionamento globale del paziente affetto da ADHD e di migliorare in parte la sintomatologia stessa della patologia. |
Discussione |
Questa ricerca è stata effettuata con l’ipotesi di ottenere un miglioramento sul funzionamento globale, sulla sintomatologia dolorosa del paziente e per valutare se la sintomatologia principale della patologia, la disattenzione, l’iperattività e l’impulsività, sarebbero potute diminuire attraverso l’OMT associato alla terapia farmacologica normalmente somministrata e alla terapia psicoeducativa; il parametro di controllo che è stato utilizzato, per valutare se ci fossero state delle variazioni tra il prima e il dopo i trattamenti, è stato il test DSM IV. Non è stato seguito un protocollo di lavoro vero e proprio, ma sono state svolte tecniche ogni volta differenti, in base alla sintomatologia dolorosa riferita dal paziente ed in base ai risultati che davano i test osteopatici effettuati prima di ogni trattamento. Lo studio da noi effettuato potrebbe essere un approccio al fine di creare un protocollo di lavoro. I risultati, anche se su un paziente solo, sono stati incoraggianti sia da un punto di vista dello stato di salute generale e della sintomatologia dolorosa descritta dal paziente, infatti i mal di testa e i problemi intestinali riferiti dal paziente di cui spesso soffriva sono diminuiti. Infine, la presente tesi di ricerca presenta diverse limitazioni: la dimensione del campione è troppo piccola, mancano ulteriori ricerche che riguardino l’ADHD e l’osteopatia, non sono stati controllati e non sono stati raccolti dati per quanto riguarda la posologia dei farmaci e degli interventi psicosociali; anche l’assenza di un protocollo determinato di lavoro riduce la generalizzazione dei risultati dei test ottenuti |
Punto di vista del paziente |
Il paziente dovrebbe condividere, ove possibile, il suo punto di vista e la sua esperienza |