Pubblicato sull’Iltalian Journal of Pediatrics lo studio preliminare a cura di Andrea Arcusio, Maria Cristina Villa, Federica Felloni e Claudio Migliori dal titolo: Il rilascio miofasciale come supporto neuromotorio per migliorare la capacità di suzione inefficace nei neonati a termine”, volto ad analizzare come il trattamento manipolativo osteopatico, associato a tecniche di facilitazione neuromotoria, possa ottimizzare le capacità di suzione dei neonati, migliorando l’acquisizione e la durata dell’allattamento al seno.

Lo studio – il primo a combinare osteopatia e la facilitazione neuromotoria (NF) con il coinvolgimento dei genitori nell’allenamento degli schemi neuromotori del proprio bambino – è stato condotto tra aprile 2021 e settembre 2022 nel reparto di Neonatologia dell’Ospedale Multimedica San Giuseppe di Milano dove, dal 2018, è attivo un servizio di osteopatia neonatale ambulatoriale e di reparto coordinato dall’osteopata Andrea Arcusio, co-autore di questo studio insieme ad dr. Claudio Migliori, direttore del Dipartimento di Neonatologia dello stesso nosocomio milanese.

Lo studio ha valutato l’effetto dell’approccio osteopatico utilizzando il rilascio miofasciale su 26 neonati con capacità di suzione inefficace, rispetto a 26 neonati simili non trattati. Inizialmente eseguita in ospedale, la proceduta è stata poi insegnata ai genitori i quali hanno appreso la strategia basata su schemi neuromotori di base da continuare a casa. Gli effetti sono stati misurati alla dimissione dall’ospedale, durante la prima visita ambulatoriale, avvenuta dopo circa sette giorni, e ad un mese di vita con risultati positivi in termini di allattamento esclusivo al seno nel gruppo trattato. “L’allattamento esclusivo, inizialmente presente in tutti i bambini arruolati – si legge nello studio – è stato mantenuto principalmente nei bambini trattati, sia alla dimissione, al follow-up ambulatoriale, sia ad un mese di vita”, dimostrando l’efficacia del trattamento osteopatico associato a tecniche di facilitazione neuromotoria nell’ottimizzazione delle capacità di suzione dei neonati, dunque nel miglioramento generale dell’esperienza dell’allattamento e della sua durata.

Integrazione tra OMT e NF in ambito neonatale

“La suzione è uno schema neuromotorio che si attiva correttamente se la linea mediana somatica è stabile – spiegano gli autori – e ciò avviene attraverso l’attivazione di specifici schemi motori di base. L’allattamento al seno richiede la coordinazione tra suzione e deglutizione, che viene eseguita dai nervi cranici IX, X e XII che controllano le vie motorie efferenti della lingua e dei muscoli orofacciali. Il trattamento manuale osteopatico, utilizzando tecniche di rilascio miofasciale, mira a normalizzare le tensioni muscoloscheletriche delle aree neurotissutali coinvolte nel processo di suzione-deglutizione. Allenando i modelli neuromotori di base, è possibile attivare i muscoli orofacciali, il che facilita il sistema motorio legato all’attaccamento al seno e, quindi, all’allattamento al seno”.

Considerando l’importanza dell’allattamento esclusivo per la salute dei bambini poiché garantisce un apporto calorico ottimale, aumenta la protezione immunologica, riduce il rischio di patologie metaboliche sia a medio che a lungo termine, oltre ad incidere positivamente sulla relazione madre-bambino, questo studio preliminare condotto all’Ospedale Multimedica San Giuseppe ha dimostrato come il trattamento manipolativo osteopatico combinato con la facilitazione neuromotoria, possa influire positivamente sull’andamento di questa pratica così importante per la salute dei bambini. Sia nello sviluppo quantitativo del processo di suzione-deglutizione che nel mantenimento prolungato dell’allattamento esclusivo al seno fino a un mese di età.

“Riteniamo che l’associazione di OMT e NF abbia influenzato direttamente solo il processo di suzione-deglutizione – si legge nello studio – mentre il mantenimento prolungato dell’allattamento al seno potrebbe essere una conseguenza del miglioramento della capacità di suzione. L’aumento del punteggio LATCH, parametro utilizzato per misurare la capacità di suzione e noto per essere predittivo dell’allattamento al seno, osservato già a 24 ore dall’inizio del trattamento, potrebbe spiegare il prolungato mantenimento dell’allattamento al seno così come la continuazione di OMT e NF eseguite dai genitori a casa”.

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