Non solo chirurgia. Nel trattamento dell’endometriosi, una malattia che in Italia colpisce 3 milioni di donne, l’osteopatia sembra potersi ritagliare un ruolo importante, contribuendo ad alleviare i dolori legati alla patologia. Lo dimostra una collaborazione in corso da alcuni anni fra Simona Melegari, osteopata specializzata in osteopatia ginecologica e docente al Cio – Collegio italiano Osteopatia di Parma, e Carlo Alboni, dirigente medico di “Ostetricia e ginecologia” al Policlinico di Modena.

Sono circa 160 le donne trattate in Emilia Romagna nell’ambito di questa collaborazione, facendo riscontrare l’efficacia del trattamento osteopatico.  «Se parliamo di miglioramento della condizione clinica della paziente, la percentuale di successo è superiore all’85 per cento», spiega Alboni.
«Quasi tutte le pazienti non hanno più avuto dolori, oppure questi sono notevolmente calati e la qualità della vita è aumentata», continua Simona Melegari.

L’endometriosi

È una malattia che colpisce circa il 10 per cento della popolazione femminile fertile causando forti dolori pelvici specialmente durante i rapporti sessuali o durante il ciclo. Si sviluppa quando l’endometrio, cioè il tessuto che riveste la parete interna dell’utero, si trova in altri organi provocando sanguinamenti interni, infiammazioni croniche, aderenze e infertilità. Quando l’intervento chirurgico si rende necessario, però, spesso non è sufficiente ad alleviare i dolori. «Purtroppo nella mia attività riscontravo che il dolore pelvico spesso non spariva con le terapie farmacologiche classiche e nemmeno dopo l’intervento chirurgico – spiega Alboni – . Questo mi ha portato ad approfondire lo studio del dolore dal punto di vista neurofisiologico. Mi sono così avvicinato all’idea di collaborare con una osteopata con l’obiettivo comune di interrompere gli stimoli del dolore tra periferia e sistema nervoso centrale. I tentativi sono stati consolidati da successo clinico».

Il trattamento osteopatico

«Il trattamento osteopatico volto a ridurre i sintomi della malattia, fra cui il dolore pelvico cronico, consiste in manipolazioni dolci che tengono in considerazione lo stato di salute della paziente e che lavorano sulle strutture osteomuscolari, viscerali e neurologiche di pelvi e colonna vertebrale – spiega Simona Melegari-. L’obiettivo è interrompere l’attivazione del sistema nervoso nel meccanismo di mantenimento del dolore».

A seguito dei risultati ottenuti attraverso la stretta collaborazione fra Melegari e Alboni, è stato recentemente organizzato un corso apposito per osteopati al Cio – Collegio italiano osteopatia di Parma. L’istituto di formazione osteopatica in passato si era occupato del rapporto fra endometriosi e osteopatia attraverso uno studio pilota che aveva dimostrato come determinate manovre volte a riequilibrare il bacino, il circolo emolinfatico e il sistema nervoso autonomo contribuissero a ridurre il dolore pelvico delle pazienti con endometriosi.