Lo Studio Clinico dal titolo Cancer-related Fatigue Syndrome: il contributo osteopatico per una terapia ecologica, non invasiva è stato eseguito su pazienti della S.C. di Medicina Oncologica dell’Ospedale “San Paolo” di Savona dal 26 giugno 2008 al 25 giugno 2009, da parte di Patrizia Boero e Pietro Marino, allievi del 6° anno dell’Istituto Europeo per la Medicina Osteopatica di Genova, che hanno studiato e trattato pazienti con malattia tumorale, sottoposti alle relative terapie oncologiche e non, affetti da CRFS sia in forma acuta che cronica, presso gli ambulatori della S.S. Day Hospital Oncologico.
Si è trattato di uno Studio Clinico Sperimentale relativo alla possibile applicazione della Medicina Osteopatica alla Cancer Related Fatigue Syndrome come terapia ecologica e non invasiva, che costituisce l’oggetto della presente Tesi. Questo presenta le caratteristiche di uno Studio di fattibilità che getta le basi per un prossimo Studio clinico randomizzato.
Lo stesso Studio di fattibilità è stato condotto sotto la supervisione del Dr.Fulvio Brema e del Dr. Ugo Folco, Direttori succedutisi alla guida dellasuddetta S.C., della Dr.ssa. Gisella Pastorino, Direttrice della suddetta S.S.,e di Guglielmo Donniaquio D.O. M.R.O.I. docente e responsabile della Ricerca presso l’Istituto Europeo per la Medicina Osteopatica.
Lo Studio in questione e la relativa Tesi hanno il compito di dimostrare:
- se la terapia osteopatica può essere applicata alla Cancer Related Fatigue Syndrome
- se la stessa presenta oggettivi ed efficaci effetti terapeutici nella Fatigue del paziente oncologico
- se la metodica osteopatica applicata rispetta l’integrità psico-fisica del paziente senza causare effetti collaterali indesiderati
- se l’applicazione della metodica osteopatica incontra il favore deipazienti
Con cadenza settimanale una popolazione di 50 pazienti è stata studiata e trattata presso gli ambulatori della S.S. Day Hospital Oncologicodell’Ospedale S. Paolo di Savona, suddivisi in 3 Gruppi di Studio e 2 Gruppidi Controllo statisticamente indicativi e nel contempo rappresentativi diun futuro Studio Clinico da applicare ad una popolazione più larga dipazienti e su cui poter applicare un più rigoroso metodo statistico di ricerca.
Il metodo di valutazione clinica dei pazienti sottoposti a trattamento osteopatico si è basato su:
- Anamnesi
- Semeiotica osteopatica caratterizzata da una valutazione globale del paziente
- Semeiotica medica con classici test di valutazione pluridimensionali
- Valutazione degli esami diagnostici a disposizione
Per il trattamento è stato utilizzato un Protocollo di Osteopatia in Campo Craniale indirizzato ai quadri disfunzionali di “Inversione del ritmocranio-sacrale” e di “Compressione della sincondrosi sfeno-basilare”, che rappresentano i quadri clinici osteopatici riscontrati in tutti i pazientiaffetti da CRFS di un primo Gruppo studiato e denominato α.
In seguito si è proceduto alla risoluzione della “primarietà” di base e degli “adattamenti” che eventualmente hanno necessitato di essere presi inconsiderazione. A tal fine sono state utilizzate tecniche secondo un approccio multidimensionale che hanno previsto “riequilibri” cranio-sacrali, viscerali,somato-strutturali, neurovegetativi.
Leggi qui l’abstract completo della tesi
Leggi qui l’articolo pubblicato su IlGiornale il 3 aprile 2011