Tra poco tempo arriverà l’ultimo decreto che sancisce definitivamente il riconoscimento dell’osteopatia. Il decreto sarà sulle equipollenze e semplicemente stabilirà chi e con che modalità si potrà iscrivere all’albo degli osteopati. Si rende indispensabile pertanto capire come funziona questo ordine in cui confluiremo.

Come prima cosa dobbiamo sapere che non esisterà un ordine specifico degli osteopati perché essendo pochi in Italia, non abbiamo i numeri sufficienti per poter essere indipendenti cioè 50000 iscritti; pensate che solo da poco i fisioterapisti hanno raggiunto la cifra necessaria. Pertanto noi ci iscriveremo a un maxi ordine che raccoglie tutte le professioni sanitarie che non raggiungono tale numero.

Questo insieme di profesioni sanitarie si chiama “Federazione nazionale degli ordini dei Tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche della riabilitazione e della prevenzione” la cui sigla è FNO TSRM e PSTRP.

Una sigla complessa e impraticabile (pare la vogliano semplificare) a cui convergono ben 18 professioni nell’attesa di accogliere noi come diciannovesimi.
La più numerosa delle professioni è quella dei tecnici di radiologia seguita dai tecnici di laboratorio e poi logopedisti, igienisti dentali, assistenti sanitari, educatore sanitario, dietista, ortottista , podologo, audiometrista e audioprotesista (che presto si uniranno), tecnico della fisiopatologia cardiorespiratoria, tecnico della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro, tecnico di neurofisiopatologia, tecnico della riabilitazione psichiatrica, terapista occupazionale, terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, tecnico ortopedico, educatore professionale.

Una cosa che mi ha sorpreso nell’organizzazione degli ordini sanitari è che non c’è una divisione regionale ma provinciale o per province accorpate e questa suddivisione non è uguale per ogni professione sanitaria e per ogni regione.

La nostra federazione è formata da 59 ordini distribuiti in maniera diversa per esempio nelle Marche e in Friuli Venezia Giulia le province sono accorpate in uno solo ordine e invece in Sicilia sono 8.

Di seguito l’elenco dei 59 ordini di cui è composto l’ordine nazionale dove potete trovare quello a cui farete riferimento: A questo link

Quando l’ultimo decreto sarà approvato la prima cosa che verrà istituita saranno delle commissione d’albo che si occuperanno di vagliare tutte le domande che saranno presentate e in base ai dettami della legge stabilirà l’ammissibilità o l’integrazione necessaria, quindi noi dovremo presentare domanda nella circoscrizione provinciale dell’ordine dove abbiamo la residenza o il domicilio professionale.

Quando la commissione darà il benestare ci si potrà iscrivere all’albo del proprio territorio.

La quota di iscrizione nel 2025 è stata di 80 euro all’anno a cui bisogna aggiungere l’assicurazione di 30,00 Euro per un massimale pari a 2.000.000,00 Euro e 34,00 euro per un massimale pari a 5.000.000,00 euro con retroattività illimitata, ultrattività illimitata e altre condizioni che in questi anni non abbiamo mai avuto nonostante i 150 euro versati.

Dal 2018 abbiamo avuto modo di conoscere i presidenti che si sono succeduti, Beux all’inizio dell’approvazione della legge e che abbiamo rivisto al convegno del Roi di quest’anno, la dott.ssa Calandra e da poco il nuovo presidente Diego Catania. Si sono sempre dimostrati felici di accoglierci anche perché siamo comunque un numero considerevole, che dalle nostre stime non sarà inferiore alle 15000 unità, che andrà ad arricchire il loro ordini.