L’Osteopata è una figura professionale che opera nel campo della salute e che, sulla base di conoscenze ottenute attraverso un apprendimento formale – esistono dei corsi di osteopatia in tutta Italia per diventare osteopata – o informale realizzato su modelli che fanno riferimento alle direttive OMS, valuta in autonomia sulla persona la presenza di disfunzione somatica, come definita dai principi osteopatici, ed effettua trattamenti manuali necessari al suo superamento.
L’osteopata può assolvere i compiti specifici che gli competono se possiede “competenze”, “abilità” e “conoscenze” che, stando alla norma tecnica UNI pubblicata il 6 giugno 2013 (n°. 11492 riguardante “Figura Professionale dell’Osteopata”), per quanto riguarda la formazione nelle materie caratterizzanti la professione, si collocano ad un livello 7 EQF (European Qualifications Framework), ossia il livello più alto.
(L’EQF è uno strumento che consente di rendere le qualifiche nazionali più leggibili in tutta Europa, in modo da promuovere la “mobilità” dei lavoratori tra i paesi e facilitare l’apprendimento permanente).
Il conseguimento di tali obiettivi è possibile attraverso una formazione osteopatica adeguata.
In relazione ad esigenze di trasparenza nei confronti dell’utenza, di qualità nella formazione, di adeguamento agli standard richiesti dall’inserimento dell’osteopatia nella legge n°. 4 del 14 gennaio 2013, e alla norma UNI, le scuole del ROI (Registro degli Osteopati d’Italia) hanno condiviso una piattaforma comune che si distingue in alcuni punti fondamentali: leggi qui quali sono
Sono due i percorsi formativi possibili in Italia:
- uno part-time, a cui si accede con una laurea di primo livello in discipline mediche, ad esempio la laurea in medicina, fisioterapia, odontoiatria, scienze motorie, ecc..;
- l’altro full-time a cui si può accedere con la scuola media superiore.
Per saperne di più sulle Scuole di Osteopatia in Italia: clicca qui
Come sono organizzati i corsi di osteopatia delle Scuole
Come si legge nelle Linee Guida OMS:
“Per regolamentare la pratica dell’osteopatia evitando che tale disciplina venga praticata da operatori non qualificati, è necessario creare un adeguato sistema per la formazione, la verifica e l’abilitazione. Nell’elaborazione dei parametri di riferimento è necessario considerare quanto segue:
- contenuto formativo;
- metodo formativo;
- a chi viene somministrata la formazione e da parte di chi;
- i ruoli e le responsabilità del futuro operatore;
- il livello di istruzione necessario per l’ammissione al percorso formativo”.
I programmi di formazione variano a seconda che siano destinati a coloro che hanno già completato un iter formativo come professionisti in campo sanitario, oppure a coloro con una precedente formazione sanitaria scarsa o nulla, ma in possesso di diploma di maturità o equivalenti. Più precisamente, per diventare osteopata in Italia si possono intraprendere corsi di osteopatia T1 (tempo pieno), T2 (tempo parziale) e T1 con esoneri, in scuole di osteopatia private.
I programmi dei corsi di osteopatia part time hanno i medesimi obiettivi e contenuti di quelli full time, tuttavia il piano di studio e la durata del corso possono essere modificati a seconda delle precedenti esperienze e qualifiche dei singoli candidati.
Tutti gli elementi del piano di studi vengono impartiti nell’ottica di mantenersi centrati sul paziente piuttosto che sulla malattia, considerando il paziente come un individuo alla ricerca della facilitazione verso uno stato di salute ottimale e tenendo presente l’importanza di instaurare una relazione terapeutica tra il paziente e l’operatore.
Quanto alle conoscenze specifiche che le Scuole devono trasmettere ai futuri osteopati, queste – stando alla norma tecnica UNI – si possono collocare in parte a livello 6 EQF e in parte a livello 7 EQF (dove per EQF si intende il Quadro Europeo delle qualifiche – European Qualifications Framework).
- Etica e deontologia professionale (7 EQF)
- Modelli osteopatici di struttura e funzione (7EQF)
- Fisiologia umana e relazione fra i sistemi neurologici, fisici, biochimici e vascolari che regolano il funzionamento dello stato di salute nell’uomo (6 EQF)
- Interpretazione referti di diagnostica per immagine e test di laboratorio (6 EQF)
- Anatomia umana ed elementi di fisiopatologia (6 EQF)
- Indicazioni, controindicazioni e limiti del trattamento osteopatico. (7 EQF)
- Metodologie di comunicazione (6 EQF)
- Meccanismi di azione delle tecniche osteopatiche. (7 EQF)
- Fisiologia umana e relazioni fra i sistemi neurologici, fisici, biochimici e vascolari che regolano il funzionamento dello stato di salute nell’uomo (6 EQF)
- Biomeccanica del corpo umano e relazione fra i sistemi articolare, muscolare, fasciale e cranico. (7 EQF)
- Modelli osteopatici di struttura e funzione (7 EQF)
- Anatomia umana ed elementi di fisiopatologia (6 EQF)
- Filosofia osteopatica (6 EQF)
- Limiti e finalità del trattamento osteopatico (7 EQF)
- Indicazioni, controindicazioni e limiti del trattamento osteopatico (7 EQF)
- Filosofia osteopatica (6 EQF).
Per conoscere invece il Piano di Studi di riferimento per la formazione in osteopatia stabilito nelle Linee Guida OMS, leggere il capitolo 2.3 a pag. 16 del documento: scaricalo qui.
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