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Vaccini sì o no

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Uno dei dibattiti più interessanti riguardo alle intossicazioni da metalli pesanti è quello sull’uso dei vaccini. Sebbene, in astratto, il vaccino dovrebbe favorire l’immunità dell’organismo contro certe malattie, in realtà la pratica mostra che l’intero sistema difensivo può esserne molto indebolito.

Diversi studi si pongono l’obiettivo di fornire indicazioni sul danno biologico prodotto da metalli pesanti ed eccipienti contenuti nei vaccini che, nella stragrande maggioranza dei bambini italiani, vengono somministrati nei primi ventiquattro mesi di vita. Alluminio, mercurio ed altri conservanti, possono essere causa di malattie allergiche anche croniche (malattie gastroenteriche), danni neurologici, indebolimento immunitario.

Nonostante le rassicurazioni da parte del Ministero della Salute circa i bassi rischi di incorrere in danni da vaccino, sono sempre più numerose le voci che si oppongono a questa pratica.
A questo proposito è doveroso citare Giorgio Tremante, fondatore dell’associazione “Lesi dalle vaccinazioni” e padre di 3 figli di cui 2 morti (nel 1971 e 1978) e il terzo rimasto cerebroleso a causa del vaccino antipolio (obbligatorio in Italia).
Dopo 25 anni passati ad analizzare cartelle cliniche e a consultare specialisti in tutta Europa, Tremante è riuscito a farsi riconoscere dal Ministero della Salute il “nesso causale” tra la somministrazione del vaccino antipolio e i danni arrecati ai suoi 3 figli, di cui due morti.

Nonostante questa ed altre numerose voci che si oppongono fortemente all’obbligo dei vaccini, ancora oggi il Ministero della Salute percorre questa strada pubblicando il nuovo Calendario vaccinale per la vita 2012 che riporta tutti i vaccini che, dalla nascita alla morte, dovremmo assumere periodicamente, così come proposto dalla Federazione italiana medici di famiglia (Fimmg), dalla Federazione italiana medici pediatri (Fimp) e dalla Società Italiana di igiene.

“Vaccini da zero a cent’anni, senza distinzioni tra soggetti “sani” o a rischio, età o particolare condizione di fragilità, con l’inclusione di tutti i vaccini utili alla promozione di un ottimale stato di salute”. Questo è l’obiettivo del Calendario vaccinale per la vita. Sono in molti però a pensare che l’accezione “per la vita” non sia proprio quella giusta.



Condav, Comilva, sono solo due delle associazioni attive contro le vaccinazioni e nel sostegno della famiglie colpite da danni da vaccino: paralisi, autismo, ritardi psicomotori, malattie autoimmuni degenerative, danni al sistema nervoso.

Peraltro, è lo Stesso Ministero della Salute a prevedere indennizzi per danni da vaccinazione, riconoscendo di fatto che i vaccini non sono del tutto innocui per la salute, anzi.

I soggetti danneggiati da vaccinazione obbligatoria già beneficiari dell’indennizzo ai sensi della legge 210/92 possono presentare direttamente al Ministero della Salute domanda ai sensi della Legge 229/05 per l’ottenimento di un ulteriore indennizzo pari rispettivamente a sei, cinque o quattro volte la somma attribuita dalla Legge 210/92 a seconda della categoria ascritta.La domanda può essere presentata altresì dai congiunti che abbiano prestato assistenza prevalente e continuativa al danneggiato.I beneficiari della legge 229/05 possono ottenere altresì un assegno una tantum pari al 50% dell’ulteriore indennizzo previsto dalla legge 229/05 per il periodo ricompreso tra il manifestarsi dell’evento dannoso e l’ottenimento dell’indennizzo.
L’istruttoria delle pratiche e la liquidazione dei benefici previsti dalla legge 229/05 è interamente di competenza del Ministero della Salute e non delle Regioni.
Con decreto ministeriale 21 ottobre 2009, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.9 del 13 gennaio 2010, è stata integrata la normativa relativa ai benefici cui hanno diritto le persone danneggiate dalle vaccinazioni, individuando i criteri necessari alla formazione delle graduatorie necessarie all’applicazione dei benefici stessi. La graduatoria sarà emessa con decreto del Direttore generale della programmazione sanitaria, dei livelli essenziali di assistenza e dei principi etici di sistema del Ministero della Salute e avrà scadenza semestrale.

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Ancora troppo alto però il numero oscuro sui danni vaccino. Come spiega David Kessler, commissario della Food and drug administration sulla rivista medica JAMA, “purtroppo molti operatori sanitari non segnalano gli eventi avversi che potrebbero essere associati ai farmaci” (leggi l’articolo in lingua inglese su JAMA).

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