Ascoltare con le mani, curare con l’anima: tre giorni tra osteopatia e spiritualità

L’osteopatia è un’arte di cura che sin dalle origini rappresenta un esempio di come spiritualità e scienza possono coesistere nel prendersi a cuore la sofferenza umana e indicare una via di «cura integrale», che considera l’essere umano come una sinfonia di corpo, psiche e spirito.
E’ con questa frase che si presentava il 1° Congresso Internazionale promosso da TuttoèVita e dal Gruppo ricerca osteopatia e spiritualità promosso da Alessandro Accorsi, Patrizia Liva e Luca Carosini titolo del congresso” Osteopatia la Sinfonia di Scienza e Spiritualità nella cura” si è tenuto 16 -17-18 maggio 2025 presso la Villa del Palco a Prato che è la sede del movimento dei Ricostruttori nella preghiera animati da Guidalberto Bormolini a cui ho diffcioltà a trovare un aggettivo per descriverlo senza correre il rischio di sminuirlo e per questo parto dalla fine dalla giornata di domenica in cui si sono tenuti 4 workshop nei 4 slot della giornata:
- Un ritorno all’innocenza: essere al servizio del “Breath of Life” con Donald HANKINSON
- Potenza e Intelligenza con Paul Lee
- Il corpo Tempio dello Spirito con Guidalberto Bormolini
- Correlati neurobiologici nell’interazione operatore-paziente in ambito osteopatico con Francesco Cerritelli
Vi anticipo subito che quello di Bormolini è stato talmente coinvolgente e denso che l’ho fatto due volte per cui non vi potrò parlare di quello di Donald Hankinson che è stato sacrificato e che comunque è stato sull’osteopatia tradizionale per la diagnosi e il trattamento. Padre Guidalberto ha cercato di dare degli strumenti utili a noi osteopati per essere terapeuti efficaci partendo dalla sua grande esperienza di formazione degli operatori che si occupano di fine vita. Ha ribadito un punto che avevamo già analizzato nell’ultimo convegno del Roi e che dobbiamo fare assolutamente nostro e cioè l’importanza di non usare il termine pazienti ma persone con malattia e poi tra le tante cose ha parlato dei 5 Kosha dello yoga o nodi della mente, dei logismoi e delle passioni. tutte conoscenze arcaiche di una potenza incredibile, anche perché qualsiasi nostra esperienza in campo spirituale era già nota alle culture precedenti alla nostra e Padre Bormolini da antropologo semplicemente ci suggerisce una strada già abbondantemente percorsa e conosciuta dai nostri avi in tutte le culture per cui attraverso delle pratiche di meditazione ha dato degli strumenti utili a tutti.
Il nostro buon Cerritelli ha tenuto come suo solito un seminario dove con le ricerche da lui condotte aiutava i colleghi a comprendere i meccanismi che rendono un trattamento efficace a partire dal momento in cui il paziente ci chiama.
Paul lee invece ha aiutato a relazionarci con un punto del cranio dove si concentra la potenza e un altro che fa riferimanto all’intelligenza ovviamente concetti intesi in termini di approccio craniosacrale
Ma partiamo dall’inizio il congresso inizia venerdì pomeriggio con un mio intervento su Allineamento respirazione inversa, salute, spiritualità a seguire L’esplorazione della consapevolezza e delle rappresentazioni corporee nella cura osteopatica: dalle tradizioni di cure indigene ad un approccio Evidence-Informed di Rafael Zegarra-Parodi che ha portato delle musiche ispirate dalle sue origine peruviane con una cerimonia con il cacao che ha sorpreso i presenti. Dopo il Coffee break invece le bellissime esperienze di Jorge Aranda e Francesco Di Giulio che con foto e video ci hanno fatto rivivere le attività che con l’associazione Hands with Heart fanno nelle missioni in diverse parti del mondo per aiutare i bambini in difficoltà Costa Rica Bali ma anche in Ucraina per aiutare i militari in stato di shock o amputati
Il convegno vero e proprio è iniziato sabato mattina con l’introduzione dei tre colleghi promotori e siamo passati subito alla prima relazione del padrone di casa padre Guidalberto G. Bormolini, monaco, antropologo, docente al Master End Life dell’Università di Padova su La Spiritualità nella cura: nei sistemi sanitari nazionali ed internazionali
a seguire nonostante a Kirksville fosse piena notte si è collegato jason Haxton che da direttore del museo dell’osteopatia ha sempre da riservare delle sorprese sugli ultimi documenti trovati e che non ha avuto difficoltà a rimarcare l’impronta spirituale di Still sin dalle origini dell’osteopatia.
Raphael Zegarra-Parodi ha illustrato come Integrare il principio osteopatico Corpo-Mente-Spirito nella cura contemporanea centrata sulla persona e basata sull’evidenza jeorge Aranda ci ha insegnato come la disabilità possa essere considerata la carie dell’umanità e che quello che abbiamo in comune con i disabili sono le emozioni e pertanto lavorare in questo ambito è sempre di grande insegnamento.
Dopo il coffe brack due mostri sacri dell’osteopatia mondiale:
Donald Hankinson la sua relazione dal titolo: Osteopatia: la campagna per l’Amore, la Verità e l’Umanità ma soprattutto la sua gentilezza e delicatezza hanno emozionato tutti ma prima ancora se stesso che dopo tanti anni si commuove ancora raccontando dei suoi pazienti in difficoltà e ha chiuso la relazione ricordando che nel dare si riceve molto di più di quanto si da
Paul Lee autore del libro Interfaccia che è certamente il libro strettamente osteopatico più “spirituale” ha parlato del “Quantum osteopathy”e di quello che Still intendeva per Biogen.
dopo la pausa pranzo si sono riaperti i lavori con Francesco Cerritelli su “Osteopatia e Neuroscienze: uno sguardo innovativo alla tradizione” a cui è seguito un sorprendente Angelo Gemignani, Psichiatra, Neuroscienziato, Psicologo che ha sottolineato il ruolo della giunzione temporo parietale e di cosa può attivare la stimolazione delle ciglia del nervo olfattivo.
A seguire è intervenuto Piergiorgio Spaggiari fisico e medico uno dei primi ad occuparsi di fisica quantistica in medicina che ha messo a confronto l’ellettrocardiogramma con il magnetocardiogramma.
Gli ultimi due interventi con persone speciali:
Anthonius M Van Den Hout sacerdote balinese induista con una grandissima energia di cui bastava la presenza e ovviamente le conclusioni riservate a padre Bormolini sulla dimensione Spirituale nella cura: una spiritualità antropologica per una cura integrale
In conclusione: convegno ben organizzato in una location all’altezza delle tematiche (la sala principale in cui si è tenuto è la chiesa del convento), grande partecipazione con iscrizioni chiuse settimane prima e soprattutto tanta energia positiva percepibile tra i partecipanti riversatasi sabato sera con un bagno sonoro in chiesa tenuto da due colleghi Luca Pesaresi e Andrea Vittorio Sirtrori.
Appuntamento tra due anni con la stessa energia