Sabato 15 novembre si è conclusa la nona edizione di EBO – Evidence Based Osteopathy presso l’Istituto Osteopatia SOMA di Milano. L’occasione rappresenta innanzitutto la festa degli studenti che coronano il loro percorso formativo e si affacciano all’esercizio della meravigliosa professione di osteopata.
Questa giornata regala anche ai genitori la gioia di vedere i propri figli in qualità di relatori nelle presentazioni che sintetizzano i loro lavori sperimentali.

Gli argomenti trattati sono il frutto dell’osservazione clinica durante l’esperienza lavorativa e il setting dello studio è legato sia all’opportunità offerta allo studente dalla propria realtà professionale sia dall’occasione di tirocinio in strutture sanitarie con le quali SOMA collabora. In particolare, evidenzia lo studio sui bambini pretermine: si tratta di un RCT, tuttora in svolgimento presso l’azienda ospedaliera di Varese, nel quale vengono studiati gli effetti del trattamento manipolativo osteopatico (OMT) sul sistema nervoso attraverso i General Movements e la Heart Rate Variability.

Si tratta di una importantissima possibilità poichè l’outcome dei General Movements (GMs) è, in letteratura scientifica, predittiva di un corretto sviluppo del Sistema Nervoso Centrale e consente di diagnosticare l’eventuale evoluzione in Paralisi Cerebrale Infantile (PCI). Siamo a conoscenza che l’osteopatia si colloca nell’ambito funzionale e che la PCI ha una rappresentazione fisiopatologica a livello encefalico evidenziabile in RMN. Senza pretese taumaturgiche o miracolistiche, è interessante valutare se lavorare sulla massima potenzialità di espressione funzionale porta risultati clinicamente verificabili e che soddisfano, come nel caso dei GMs, i criteri di accuratezza diagnostica.

Uno studio interessante da segnalare è la valutazione di efficacia del OMT nei pazienti affetti da instabilità clinica lombare. Lo studio rappresenta una sfida culturale verso coloro che ritengono l’osteopatia pericolosa nei casi di instabilità. Gli addetti ai lavori sanno che l’osteopata libera le strutture in restrizione di movimento permettendo una migliore distribuzione della strategia motoria con una più omogenea distribuzione delle forze in gioco; dunque il contributo alla stabilità clinica ovvero minor stress delle strutture sede di sintomo.
Risultati significativi si sono ottenuti sulla riduzione del dolore (scala NSR), nella componente chinesiofobica (scala TSK) e nell’indice di gradimento al trattamento (GPE).



Si riportano solo due esempi emblematici dello spirito di ricerca in SOMA con l’invito a consultare l’intera tesi, se interessa, presso la biblioteca della sede.
A disposizione gli abstract di tutte le tesi relazionate durante EBO 2014.

In questa giornata, importante è stato anche il contributo di Christian Fossum il quale ha invitato la comunità degli osteopati alla produzione di evidenze scientifiche per l’importanza che queste rappresentano nell’interloquio con la medicina ufficiale, naturalmente senza snaturare l’arte della medicina osteopatica; in linea col concetto epistemologico che prevede metodo scientifico e componente euristica della quale A.T. Still è sicuramente stato precursore.
Da segnalare il workshop di Christian Fossum sulle tecniche di Still, ottimo per qualità e generosità didattica.

Il Direttore
Daniele Origo DO MROI

Abstract Tesi