Si è tenuto alla Camera dei Deputati il convegno sul futuro dell’osteopatia dopo la definizione del percorso di laurea promosso dal ROI – Registro Osteopati d’Italia su iniziativa dell’Onorevole Luciano Ciocchetti e coordinato magistralmente dalla giornalista di Repubblica Irma D’Aria. Un incontro in cui si è percepita energia positiva ed entusiasmo condiviso per un processo finalmente in dirittura d’arrivo, in cui è parso chiaro a tutti noi presenti quanto il ministero della Salute e il MUR stiano lavorando alacremente al decreto sulle equipollenze in piena libertà e senza particolari intoppi, come successo per i precedenti decreti, ostacolati da altre professioni sanitarie.  Bisogna attendere solo la tempistica “tecnica” per poter valutare le scuole di formazione e poter stabilire i criteri per le equipollenze, aspetto delicato che merita senz’altro particolare studio e attenzione. Pare ci siano già delle proposte al MUR da parte di alcune Università, che verosimilmente avvieranno i primi corsi di laurea in osteopatia probabilmente già tra due anni accademici, questo anche prima che sia varato il decreto sulle equipollenze.

Presenti alla conferenza, oltre al presidente ROI Paola SciomachenMariella Mainolfi, DG Professioni sanitarie e delle risorse umane del SSN del Ministero della Salute, Enrico Montaperto, dirigente dell’Ufficio VI – Offerta formativa universitaria, dottorati di ricerca, esami di stato e professioni del Ministero dell’Università e della Ricerca, l’Onorevole Luciano Ciocchetti, Vicepresidente della Commissione Affari sociali presso la Camera, la Senatrice Elena Leonardi, Segretario della Commissione Affari sociali del Senato, la Senatrice Elena Murelli, membro della Commissione Affari sociali del Senato, l’Onorevole Ilenia Malavasi membro della Commissione Affari sociali della Camera, Alessandro Beux, componente del comitato centrale della FNO TSRM e PSTRP e il Dottor Marco Pozzi, già Direttore del reparto di Cardiochirurgia Pediatrica e Congenita dell’Ospedale Riuniti Torrette di Ancona.

Ad aprire la conferenza, Paola Sciomachen, che ha ripercorso tutte le tappe dell’iter di riconoscimento della professione osteopatica sino alla pubblicazione in gazzetta ufficiale n. 39 del 16 febbraio 2024 del decreto interministeriale sulla formazione (MUR e ministero della Salute), che di fatto rappresenta un momento fondamentale la nuova professione sanitaria dell’osteopata in quanto da una parte perfeziona la definizione degli ordinamenti, dall’altra rappresenta l’avvio formale degli aspetti tecnici e operativi dell’offerta formativa: le università hanno la possibilità di presentare la propria offerta formativa rispetto a questa nuova classe di laurea.

È un nuovo iter importante per i professionisti “che – chiarisce Enrico Montaperto – dovrà necessariamente passare dalle equipollenze dei titoli a cui, insieme alla dott.ssa Mariella Mainolfi del ministero della Salute, si sta già lavorando affrontando questo aspetto sia sotto la dimensione qualitativa, per quanto riguarda i titoli, che quantitativa, in funzione degli studenti coinvolti e che sono stati coinvolti”.

“L’osteopata può lavorare in sinergia sia con la professione medica che con le altre professioni sanitarie – ha dichiarato la dott.ssa Mainolfi – ed è a questa collaborazione sempre più proficua che come ministero stiamo lavorando, pur con ambiti di competenze e tecniche ben distinti. Il lavoro sulle equipollenze è stato avviato e la mia volontà è quella di riuscire a farlo in maniera più rapida possibile, compatibilmente con la delicatezza di tutte le attività valutative, in sinergia con il ROI e le principali associazioni, interlocutori importanti anche per il valore acquisito negli anni di cui dobbiamo tener conto, anche quando si avvieranno i percorsi di laurea”.

Mainolfi chiarisce dunque i prossimi passi da compiere, ossia procedere insieme al MUR alla definizione dei criteri per poi indire l’accordo Stato-Regioni volto alle equipollenze e, al tempo stesso, con l’ordine FNO TSRM e PSTRP definire l’iscrizione all’albo professionale.

“Se tutto va bene avremo i primi laureati in osteopatia tra 4 anni” ha spiegato il dott. Alessandro Beux, ex presidente e attualmente consigliere del FNO TSRM e PSTRP, il quale ha rimarcato l’importanza dell’ingresso degli osteopati nell’ordine professionale, dunque del decreto sulle equipollenze, che permetterà di individuare i primi soggetti titolati all’iscrizione all’albo: “occasione di condivisione e interscambio necessario tra professioni sanitarie con le quali l’osteopata è chiamato a lavorare in équipe”.

A sostegno dell’osteopatia e della sua efficacia per la salute, nel corso della conferenza è intervenuto il dott. Marco Pozzi, direttore del reparto di Cardiochirurgia pediatrica e congenita all’ospedale di Torrette, dichiarandosi “profondamente convinto” del metodo osteopatico, nel caso specifico per il quale è stato invitato a parlare per i bambini ricoverati in Cardiochirurgia, offrendo testimonianza diretta del bellissimo e importante lavoro degli osteopati per i bambini ricoverati in reparto, specialmente nel post operatorio. “L’osteopatia è uno strumento in più che ci permette di riportare questi pazienti a una situazione fisiologica che in condizioni normali richiederebbe molto più tempo – ha detto Pozzi – accorciando i tempi di ospedalizzazione e di ripresa e migliorando la qualità di vita di questi bambini”. Un lavoro che grazie al progetto “Mi stanno a Cuore” promosso dal ROI è stato replicato all’Ospedale Sri Sathya Sai Sanjeevani Center for Child Heart Care di Atal Nagar, in India, sulla base del modello vincente sperimentato nell’ospedale di Torrette.

 

La centralità del Decreto sulle equipollenze è la priorità emersa in tutti gli interventi, sostanzialmente concordi sulla necessità di concludere il percorso iniziato anni fa per arrivare al completo riconoscimento dell’osteopatia.

“Seguiremo con attenzione il proseguimento dell’iter – ha dichiarato l’On. Ciocchetti –  a tutela non solo degli osteopati, ma anche dei tanti pazienti che aspettano questo definitivo riconoscimento”.

Qui il video completo della conferenza.